Il taglio non è solo una pratica necessaria ma un “atto” gastronomico, insomma, un’arte. E difatti, l’antica figura del trinciante, ovvero colui che aveva il compito di tagliare le carni negli antichi banchetti nobiliari, deteneva un ruolo prestigioso.
Affettare correttamente un salume serve ad esaltarne le caratteristiche organolettiche ma anche quelle estetiche: una fetta troppo grossa e irregolare o troppo sottile, che tende a “sbriciolarsi”, non è mai bella e tale trattamento è tanto più “delittuoso” se il salume è pregiato. La nuova linea affettati Jomi denominata \”Taglio chiffonade\” sprigiona sapori intensi ma mai invadenti, caratteristici e al tempo stesso morbidi e vellutati, in ogni caso unici. Otto salumi di qualità per il trionfo del gusto.
Anche gli strumenti per il taglio devono essere tenuti in giusta considerazione dal momento che il taglio ottimale è quello effettuato da mano esperta e sapiente, che sa assecondare gli “inviti” del pezzo con una pressione decisa e delicata e con gli attrezzi idonei.
In generale per il taglio dei salumi si utilizza l’affettatrice, un capolavoro di tecnologia inventato nel 1862 dal meccanico bolognese Luigi Giusti, da cui anni più tardi la Berkel acquistò il brevetto.
Per vedere tutta la linea affettati \”Taglio Chiffonade\”: